Expo 2015, vale davvero la pena di preparare al meglio lItalia a questa straordinaria occasione. Lo scrive il ministro delle Politiche Agricole Maurizio Martina nello speciale dedicato alla esposizione universale di Milano sul Libro dei Fatti 2014 Adnkronos. Ragionamenti mai così attuali ora che la macchina dellExpo si è rimessa in moto a pieno ritmo, con la garanzia di trasparenza degli ultimi provvedimenti presi dal governo Renzi. Martina, delegato dal governo a coordinare le attività connesse alla manifestazione milanese, nel suo intervento ricorda che lExpo non costituirà solo una vetrina per il made in Italy e per il nostro Paese, ma anche unoccasione di riflessione e iniziativa su un tema di portata planetaria. Con i suoi 140 Paesi partecipanti – scrive il ministro – lExpo sarà il palcoscenico ideale per una grande discussione pubblica sulla sicurezza alimentare globale, che già adesso sta cambiando modelli di sviluppo, economie, aspetti sociali e ambientali dei nostri territori. La questione della sicurezza alimentare – prosegue Martina – ci riguarda da vicino e può consentire allItalia di rafforzare su scala internazionale il suo ruolo e la sua specificità. Il ministro cita poi alcuni numeri che rendono bene lidea di ciò che abbiamo di fronte. Lultimo rapporto sulle conseguenze ambientali dello spreco di prodotti alimentari presentato dalla Fao indica in ben 750 miliardi di dollari la quantità di cibo sprecata nel mondo ogni anno. Un terzo del cibo che produciamo finisce quindi in rifiuti, a conti fatti è come se buttassimo i Pil di Turchia e Svizzera., commenta Martina. E continua: Numeri ancora più impressionanti se poi ci confrontiamo con altri dati: oltre ottocento milioni di persone denutrite su tutto il pianeta e un miliardo e mezzo di esseri umani che nel contempo rischia lobesità. Il 2015 sarà inoltre lanno in cui si potranno tirare le somme della Dichiarazione del Millennio delle Nazioni Unite che, tra gli altri obbiettivi, si prefiggeva di ridurre almeno della metà la percentuale della popolazione mondiale che vive in condizioni di povertà estrema.Un risultato, scrive il ministro, che i dati più recenti mettono in discussione. Tutti questi elementi ci devono presto portare a identificare laccesso al cibo e la sostenibilità dei processi produttivi come unemergenza globale imminente. E lEuropa, allindomani della chiusura dellaccordo per la nuova politica agricola europea dei prossimi anni, va spronata a fare la sua parte con più coraggio rispetto a questa sfida. Per tutti questi motivi, conclude Martina, Expo 2015 non potrà essere solo una vetrina, ma dovrà rappresentare un momento di riflessione e di iniziativa sul futuro del cibo, della sua disponibilità, della sua accessibilità. Vale davvero la pena di preparare al meglio lItalia a questa straordinaria occasione.